Promo di esordio per il gruppo elettrometal di Sulmona capitanato da Gianni Buccigrossi/Shirley Dhamer, presidente del fanclub ufficiale italiano dei Marilyn Manson.
Un lavoro destinato alla promozione, ma non per questo lasciato al caso, “Love With Bile” racchiude cinque brani, dove l’elettrometal alla “Rammstein” impera ma regala emozioni e scosse elettriche.
Questo piccolo capolavoro non merita di essere chiamato ‘Demo’, nonostante i Keen debbano ancora “limare” il proprio stile e liberare completamente la propria personalità che emerge comunque da pezzi quali “Nailing Keen”, primo singolo, presentato con successo al Tim Tour e promosso dalla lungimirante Rock Tv, la stessa “Love with Bile”, ritmata e scandita e la bellissima “Scary Dream”, forse l’elemento più originale dell’album, una mescolanza di atmosfere, languida ma al tempo stesso graffiante, accattivante, quasi un dialogo tra le diverse personalità del gruppo, che dimostra di essere capace di affrontare più stili senza perdere di vista la linea melodica.
È in questo brano che la voce di Gianni Buccigrossi imbocca la strada giusta: l’alternanza di rauco/melodico cattura al primo ascolto e permette di confermare quanto avevamo predetto negli articoli precedenti questa recensione riguardanti la band: andranno lontano.
Un lavoro destinato alla promozione, ma non per questo lasciato al caso, “Love With Bile” racchiude cinque brani, dove l’elettrometal alla “Rammstein” impera ma regala emozioni e scosse elettriche.
Questo piccolo capolavoro non merita di essere chiamato ‘Demo’, nonostante i Keen debbano ancora “limare” il proprio stile e liberare completamente la propria personalità che emerge comunque da pezzi quali “Nailing Keen”, primo singolo, presentato con successo al Tim Tour e promosso dalla lungimirante Rock Tv, la stessa “Love with Bile”, ritmata e scandita e la bellissima “Scary Dream”, forse l’elemento più originale dell’album, una mescolanza di atmosfere, languida ma al tempo stesso graffiante, accattivante, quasi un dialogo tra le diverse personalità del gruppo, che dimostra di essere capace di affrontare più stili senza perdere di vista la linea melodica.
È in questo brano che la voce di Gianni Buccigrossi imbocca la strada giusta: l’alternanza di rauco/melodico cattura al primo ascolto e permette di confermare quanto avevamo predetto negli articoli precedenti questa recensione riguardanti la band: andranno lontano.
Erika Muscarella
