THE STROKES - ROOM OF FIRE
Anno: 2003
Etichetta: Bmg/Ricordi
Prodotto da: Nigel Godrich
Durata: 32.59
Tracce: 11
Etichetta: Bmg/Ricordi
Prodotto da: Nigel Godrich
Durata: 32.59
Tracce: 11
Il 20 ottobre 2003 è uscito il secondo album firmato The Strokes, un lavoro molto atteso dopo il successo di “Is this It?”, che li ha consacrati rivelazione negli Stati Uniti ma anche in Gran Bretagna.
“Room Of Fire” contiene 11 brani molto orecchiabili, con ritornelli che si stampano nella mente; è un disco alla portata di tutti, perché si avvicina molto più a un sound pop rock che a un rock’n’roll puro.
The Strokes hanno dimostrato, e lo fanno nuovamente con questo ultimo successo, di saperci fare: l’album contiene suoni grezzi, brani essenziali, che non durano più di 2 o 3 minuti ciascuno, ma in questo lavoro si nota anche l’Urban Rock Statunitense d’impronta Red Hot Chili Peppers, soprattutto per quanto riguarda l’impostazione vocale di Julian Casablancas, il frontman, e per le chitarre.
Questo però non compromette il risultato finale dell’album; nonostante il singolo “12:51”, che non dica niente di nuovo, ci sono pezzi più significativi come “What Ever Happened?”, “Automatic Stop”, dal sound reggae e “You Talk Way Too Much”.
Complessivamente il gruppo ha buone potenzialità, ma alcuni pezzi sono troppo scontati e poco originali, ci sono troppi richiami ai Red Hot Chili Peppers ed ai primi Oasis; nella mischia però spiccano episodi significativi che lasciano ben sperare.
“Room Of Fire” contiene 11 brani molto orecchiabili, con ritornelli che si stampano nella mente; è un disco alla portata di tutti, perché si avvicina molto più a un sound pop rock che a un rock’n’roll puro.
The Strokes hanno dimostrato, e lo fanno nuovamente con questo ultimo successo, di saperci fare: l’album contiene suoni grezzi, brani essenziali, che non durano più di 2 o 3 minuti ciascuno, ma in questo lavoro si nota anche l’Urban Rock Statunitense d’impronta Red Hot Chili Peppers, soprattutto per quanto riguarda l’impostazione vocale di Julian Casablancas, il frontman, e per le chitarre.
Questo però non compromette il risultato finale dell’album; nonostante il singolo “12:51”, che non dica niente di nuovo, ci sono pezzi più significativi come “What Ever Happened?”, “Automatic Stop”, dal sound reggae e “You Talk Way Too Much”.
Complessivamente il gruppo ha buone potenzialità, ma alcuni pezzi sono troppo scontati e poco originali, ci sono troppi richiami ai Red Hot Chili Peppers ed ai primi Oasis; nella mischia però spiccano episodi significativi che lasciano ben sperare.
TRACKLIST:1. What Ever Happened?
2. Reptilia
3. Automatic Stop
4. 12:51
5. You Talk Way Too Much
6. Between Love & Hate
7. Meet Me in the Bathroom
8. Under Control
9. The End Has No End
10. The Way It Is
11. I Can't Win
2. Reptilia
3. Automatic Stop
4. 12:51
5. You Talk Way Too Much
6. Between Love & Hate
7. Meet Me in the Bathroom
8. Under Control
9. The End Has No End
10. The Way It Is
11. I Can't Win
SITO UFFICIALE
www.thestrokes.com
www.thestrokes.com
Paola Lorenzelli
