Genere: Power Pop
Brano Migliore: Impulsi
Etichetta: BCF Productions
I Rilod, sono quattro ragazzi che, come tanti, (ma mai troppi…) cercano di dar sfogo alle loro emozioni tramite quelle fatidiche sette note.
Il gruppo offre una buona miscela sonora che comprende ruvide chitarre associate ai più soffici campionamenti anni '80.
Si parte con la title track, una canzone che potrebbero aver scritto i Subsonica in un momento di "ispirazione zero": è infatti la noia a far da principale aggettivo a questo pezzo, colpa della scarsa linea melodica costruita da Paolo (voce).
Si prosegue con "Impulsi" che, a parere Del sottoscritto è l'episodio migliore Del disco, merito soprattutto di un raffinato uso dei campionamenti che padroneggiano in quasi tutto il pezzo.
"DR. J" è il terzo (e penultimo, il CD è formato solamente da quattro brani) sforzo Della band, la cui forza sta sicuramente nell'ottimo uso delle chitarre ruvide e potenti al punto giusto e dove, il cantante, tira fuori una voce moooolto simile a quella di Francesco Renga, sicuramente piacevole ma poco personale. Su questi canoni stilistici si muove anche l'ultimo pezzo al qual è stato assegnato lo stesso nome della band.
Un buon esordio che, potrebbe aver molta più attenzione se solo ci fosse un po' più adrenalina… CAZZO È O NON È ROCK!!!
Brano Migliore: Impulsi
Etichetta: BCF Productions
I Rilod, sono quattro ragazzi che, come tanti, (ma mai troppi…) cercano di dar sfogo alle loro emozioni tramite quelle fatidiche sette note.
Il gruppo offre una buona miscela sonora che comprende ruvide chitarre associate ai più soffici campionamenti anni '80.
Si parte con la title track, una canzone che potrebbero aver scritto i Subsonica in un momento di "ispirazione zero": è infatti la noia a far da principale aggettivo a questo pezzo, colpa della scarsa linea melodica costruita da Paolo (voce).
Si prosegue con "Impulsi" che, a parere Del sottoscritto è l'episodio migliore Del disco, merito soprattutto di un raffinato uso dei campionamenti che padroneggiano in quasi tutto il pezzo.
"DR. J" è il terzo (e penultimo, il CD è formato solamente da quattro brani) sforzo Della band, la cui forza sta sicuramente nell'ottimo uso delle chitarre ruvide e potenti al punto giusto e dove, il cantante, tira fuori una voce moooolto simile a quella di Francesco Renga, sicuramente piacevole ma poco personale. Su questi canoni stilistici si muove anche l'ultimo pezzo al qual è stato assegnato lo stesso nome della band.
Un buon esordio che, potrebbe aver molta più attenzione se solo ci fosse un po' più adrenalina… CAZZO È O NON È ROCK!!!
Vale
