Il panorama metal (soprattutto black) italiano, lo sappiamo, è sempre più ricco, e a dimostrarcelo arrivano questi cinque ragazzi dall’Abruzzo che ci propongono il loro primo lavoro.
Il loro modo di suonare risente di influenze death, ritmiche molto pompate e suoni di chitarre e voce molto chiusi, scuri, per poi proporci momenti di puro black con il metronomo a mille bpm... Sentiamo pure degli sprazzi quasi melodici in “The Lady With The Sickle” e “The Strange Thing In Tunnel”. Insomma le atmosfere di questo cd ci accompagnano in un viaggio di sensazioni polimorfe, come in un racconto horror.
Dal punto di vista puramente tecnico, la chitarra di Peluso negli interventi solistici lascia un po’ a desiderare, anche perché sovrastata dal volume della chitarra ritmica di Carracini. Nel complesso il mix non è dei peggiori, forse, come già detto, un po’ troppo sbilanciato sulle basse frequenze.
Album non adatto a chi cerca la pura brutalità, sicuramente presente all’interno delle nove tracce di questo cd, ma un po’ troppo frammentata e alternata a momenti in cui la band tira un po’ il freno. Sicuramente consigliato, invece, a chi cerca un disco più ricco di sfumature e più vario rispetto a molti cd black metal presenti in commercio. Un qualunque brano, ascoltato sino alla fine, ci rende l’idea di come questa band cerchi di rendersi più espressiva di quanto non si possa fare fossilizzandosi negli stereotipi del genere musicale, qualunque esso sia. Apprezzabile l’ultima track “Dagon”, probabilmente quella strutturata in maniera più varia, e con un occhio in più all’arrangiamento.
Sicuramente questi ragazzi hanno ancora bisogno di farsi le ossa, ma le premesse ci sono tutte per continuare con successo sulla strada del black metal, vissuto non come unica e sola possibilità…
Il loro modo di suonare risente di influenze death, ritmiche molto pompate e suoni di chitarre e voce molto chiusi, scuri, per poi proporci momenti di puro black con il metronomo a mille bpm... Sentiamo pure degli sprazzi quasi melodici in “The Lady With The Sickle” e “The Strange Thing In Tunnel”. Insomma le atmosfere di questo cd ci accompagnano in un viaggio di sensazioni polimorfe, come in un racconto horror.
Dal punto di vista puramente tecnico, la chitarra di Peluso negli interventi solistici lascia un po’ a desiderare, anche perché sovrastata dal volume della chitarra ritmica di Carracini. Nel complesso il mix non è dei peggiori, forse, come già detto, un po’ troppo sbilanciato sulle basse frequenze.
Album non adatto a chi cerca la pura brutalità, sicuramente presente all’interno delle nove tracce di questo cd, ma un po’ troppo frammentata e alternata a momenti in cui la band tira un po’ il freno. Sicuramente consigliato, invece, a chi cerca un disco più ricco di sfumature e più vario rispetto a molti cd black metal presenti in commercio. Un qualunque brano, ascoltato sino alla fine, ci rende l’idea di come questa band cerchi di rendersi più espressiva di quanto non si possa fare fossilizzandosi negli stereotipi del genere musicale, qualunque esso sia. Apprezzabile l’ultima track “Dagon”, probabilmente quella strutturata in maniera più varia, e con un occhio in più all’arrangiamento.
Sicuramente questi ragazzi hanno ancora bisogno di farsi le ossa, ma le premesse ci sono tutte per continuare con successo sulla strada del black metal, vissuto non come unica e sola possibilità…
NO MORE FEAR are:
Massimo Peluso - rhythm and lead guitar
Gianluca Orsini - drums
Gianluca Peluso - vocals
Panfilo Carracini - Rhythm and lead guitar
Davide Rosati - Bass
Massimo Peluso - rhythm and lead guitar
Gianluca Orsini - drums
Gianluca Peluso - vocals
Panfilo Carracini - Rhythm and lead guitar
Davide Rosati - Bass
TRACKLIST 1. Intro
2. Vision Of Irrationality
3. Lethe
4. ... A Black Frame
5. Anxious Sensations
6. Escaping From The Indifference
7. The Lady With The Sickle
8. The Strange Thing In Tunnel
9. Dagon
2. Vision Of Irrationality
3. Lethe
4. ... A Black Frame
5. Anxious Sensations
6. Escaping From The Indifference
7. The Lady With The Sickle
8. The Strange Thing In Tunnel
9. Dagon
INFO:
nomorefear@postino.it
nomorefear@postino.it
Marco Motta
