Come sottofondo un ambiente metropolitano oscuro, notturno. Come protagonista un ragazzo segnato dalla vita, dilaniato dagli incubi, un guerriero che combatte contro la sua stessa angoscia psichica e culturale. Un concetto ricorrente: la vita è una costante lotta per la sopravvivenza, il mondo del lavoro un ambiente deplorevole e pericoloso animato da personaggi loschi e misteriosi. Già dall’inizio della lettura si viene presi e gettati nel vortice delle quotidiane vicende di Sintaxerror, personaggio complesso alle prese con il proprio dolore e con un’esistenza amara e difficile, intrappolato nel tentativo di restare a galla mentre i suoi incubi personali e una serpeggiante depressione cercano di afferrarlo e di trascinarlo sul fondo. Accanto a lui, in questo percorso tormentato, figure reali e psichiche potentissime, amici e nemici, terapeuti improvvisati, donne, sesso, alcool e vizi. Sintax si accorge che la sua pancia giorno dopo giorno cresce provocandogli forti dolori; è incinta, un feto dentro di lui lo chiama, lo tormenta, lo terrorizza, metafora brillante di un’elaborazione dolorosa della sua stessa angoscia. Un nemico fuori di sé, il mondo , e un nemico dentro di sé, l’ansia e il trauma irrisolto di un’infanzia segnata.. Partorire il dolore, farsene carico e renderlo una parte di sé e del proprio percorso. Questo il senso del libro, attraversato in tutta la sua interezza da forti influenze bukowskiane e kafkiane che lo rendono fluido, accattivante, realistico e spietato nel modo diretto di descrivere la crudezza della vita quotidiana. Ma accanto alle descrizioni a volte splatter e noir, accanto ad un apparente pessimismo emerge alla fine del romanzo un’interpretazione positiva della vita, una forza interiore naturale e necessaria per vincere la depressione: la consapevolezza che il dolore è dentro di noi, cresce e si sviluppa dentro la nostra mente ed ignorarlo è inutile. La decisione di Sintax di guardare in faccia ed affrontare il mostro metaforico che è dentro di lui lo rende potente e vincitore, gli fa trovare la chiave per tornare a vedere la vita in modo piu’ equilibrato, ad accettare le delusioni e le piccole sconfitte per quello che sono: una cosa come un’altra.
Federica Losito