mercoledì 3 novembre 2010

Giordano Lannaioli - Una cosa come un'altra

Come sottofondo un ambiente metropolitano oscuro, notturno. Come protagonista un ragazzo segnato dalla vita, dilaniato dagli incubi, un guerriero che combatte contro la sua stessa angoscia psichica e culturale. Un concetto ricorrente: la vita è una costante lotta per la sopravvivenza, il mondo del lavoro un ambiente deplorevole e pericoloso animato da personaggi loschi e misteriosi. Già dall’inizio della lettura si viene presi e gettati nel vortice delle quotidiane vicende di Sintaxerror, personaggio complesso alle prese con il proprio dolore e con un’esistenza amara e difficile, intrappolato nel tentativo di restare a galla mentre i suoi incubi personali e una serpeggiante depressione cercano di afferrarlo e di trascinarlo sul fondo. Accanto a lui, in questo percorso tormentato, figure reali e psichiche potentissime, amici e nemici, terapeuti improvvisati, donne, sesso, alcool e vizi. Sintax si accorge che la sua pancia giorno dopo giorno cresce provocandogli forti dolori; è incinta, un feto dentro di lui lo chiama, lo tormenta, lo terrorizza, metafora brillante di un’elaborazione dolorosa della sua stessa angoscia. Un nemico fuori di sé, il mondo , e un nemico dentro di sé, l’ansia e il trauma irrisolto di un’infanzia segnata..  Partorire il dolore, farsene carico e renderlo una parte di sé e del proprio percorso. Questo il senso del libro, attraversato in tutta la sua interezza da forti influenze bukowskiane e kafkiane che lo rendono fluido, accattivante, realistico e spietato nel modo diretto di descrivere la crudezza della vita quotidiana. Ma accanto alle descrizioni a volte splatter e noir, accanto ad un apparente pessimismo emerge alla fine del romanzo un’interpretazione positiva della vita, una forza interiore naturale e necessaria per vincere la depressione: la consapevolezza che il dolore è dentro di noi, cresce e si sviluppa dentro la nostra mente ed ignorarlo è inutile. La decisione di Sintax di guardare in faccia ed affrontare il mostro metaforico che è dentro di lui lo rende potente e vincitore, gli fa trovare la chiave per tornare a vedere la vita in modo piu’ equilibrato, ad accettare le delusioni e le piccole sconfitte per quello che sono: una cosa come un’altra.
 

Federica Losito