mercoledì 3 novembre 2010

VENUS IN TEARS - TEARS ALWAYS COME WITH DARKNESS

Pioggia. Notte. La città deserta, il vento freddo che sferza il viso, che non dà tregua.
Nell'aria note lontane, una voce calda, una melodia dolce ma triste, che si avvicina.
E a un tratto il freddo nel cuore scompare, per lasciare spazio a un dolce tepore.
Questo è l'effetto che provoca l'ascolto dell'EP dei Venus In Tears, gruppo gothic rock di Padova che si sta facendo strada nel panorama musicale sia nazionale che internazionale, dal momento che hanno venduto molte copie dell'EP a Budapest, Ungheria, in Germania e Russia e sono stati notati anche dalla vicina Francia. E a buon diritto. Il gruppo, che è composto da un nucleo "stabile" di due persone, Lestat (voce, chitarra) e Cat (chitarra, cori) e da un girotondo di nomi che attualmente sembra essersi arrestato per quanto riguarda gli altri strumenti, vanta un background che include lo stream dark anni '80, Type O' Negative ma soprattutto il ramo nordico del Gothic rock, quello proveniente dalla fredda Finlandia, molto presente nei contenuti e nella forma dei lavori di questo gruppo, che sembra fortemente influenzato soprattutto dai primi HIM di "Greatest Lovesongs Vol. 666" e "Razorblade Romance". A un primo ascolto la voce di Lestat provoca un sobbalzo sulla sedia dovuto alla straordinaria somiglianza con quella di Ville Hermanni Valo, frontman, appunto, dei già citati HIM. Attenzione però a non valutare frettolosamente, qui non siamo davanti a mimi o scimmiottamenti, ma a una naturale impostazione timbrica della voce, per nulla sforzata o impostata, casomai lasciata fluttuare da una buona respirazione diaframmatica e liberata così com'è, senza forzature. Fortuna? Sfortuna? I pareri sono discordanti, potrebbe rappresentare entrambe le cose, quel che è certo è che è molto sexy, avvolgente, calda e l'effetto è sicuramente d'impatto, e positivo. Musicalmente il gruppo ha un'ottimo equilibrio, nessuno strumento ha il sopravvento sull'altro, si distingue bene il basso e le tastiere addolciscono e accompagnano soberrime le melodie, che ricordano il sound di band quali The 69Eyes e Charon.
"Gone"è sicuramente il pezzo più equilibrato a livello tecnico: intro 'carillon' che lascia presto spazio a una strofa dal ritmo pacato che si fa incalzante fino all'esplosione melodica del ritornello. Ciò che porta a valutare i Venus In Tears come una band con tutte le carte in regola per il successo è però l'innata capacità di evocare atmosfere, cosa che non è certo da tutti: ogni singolo pezzo al primo ascolto può non essere d'impatto immediato, ma al secondo ci si ritrova catapultati in un mondo parallelo, con la pelle d'oca, il freddo nelle ossa e un caldo tepore nel cuore. Suonano e cantano con passione, e riescono con assoluta semplicità a toccare le corde dell'anima… come per esempio fanno la dolcissima ballata "Eternal Rain" o la goticissima e romantica "Her beautiful Sadness", in pieno stile neoscapigliato, sembra quasi una dichiarazione d'amore e morte di un antico Vampiro malinconico che ha perso la sua amata, cui sarà legato in eterno.
Pienamente inserito nel contesto è il titolo "Tears Always Come With Darkness": la notte è un momento di riflessione, di introspezione, di malinconiche rimembranze e di lacrime, che si confondono con la loro trasparenza cristallina, nei colori ovattati dell'oscurità.
Emozionanti, fino alle lacrime.

Venus In Tears (si noti il geniale ma molto più gotico calco da "Venus In Furs" dei Velvet Underground… n.d.r.) are:
Lestat - Voce e Chitarra
Cat - Chitarre e Cori
Stefan M - Basso
Rak3 - Tastiere
Mauro Bad - Batteria e percussioni

TRACKLIST "Tears Always Come With Darkness" (autoprodotto):
1. Renegade Heart
2. Eternal Rain
3. Gone
4. Her Beautiful Sadness

SITO UFFICIALE:
www.venusintears.com
         
Erika Muscarella