giovedì 4 novembre 2010

DIGITALIS PURPUREA - 19 CELEBRATIONS IN 19 MUTILATIONS

Esordio d’impatto per I Digitalis Purpurea, gruppo industrial di Torino con alle spalle una lunga esperienza live e di studio: attivi dal 2003 vantano due ep “π” (Pi Greco è anche il nickname del cantante del gruppo), “19 Celebrations in 19 Mutilations” che andiamo a recensire, partecipazioni in compilations e split cds, e un album attualmente in lavorazione che vedrà la preziosa partecipazione di Celine, vocalist degli austriaci “Sanguis et Cinis”.
I Digitalis Purpurea hanno scelto, per rappresentare sé stessi, simboli numerici che evocano un certo mistero, e un moniker “velenoso”: la Digitalis Purpurea è una pianta erbacea a forma di ditale (da qui il nome latino “digitale”), che cresce spontaneamente, il cui estratto, completamente inodore e insapore, è letale e uccide in un batter di ciglia.
Un po’ “assassino” bisogna ammettere che lo è, il sound di questo gruppo: certe sfumature sia vocali che melodiche sono del tutto accostabili a quelle dei Marilyn Manson, ma non riducono il lavoro a uno scimmiottamento; pezzi come “_NoT” , “Crittodream e “Coded Feel” si inseriscono perfettamente in un quadro sonoro a tratti misurato e a tratti graffiante, dove i suoni sintetici e ripetitivi che caratterizzano il genere industrial, cugino “oscuro” della musica techno, non appiattiscono la personalità dei brani, ma al contrario la esaltano. I Digitalis Purpurea superano la semplicità ludica che il genere richiede, e ispirano energia, regalano emozione. E a parere nostro qui sta la differenza tra chi fa rumore, e chi fa musica. Bravi.
 
Erika Muscarella