Il 15 gennaio 2004 si è svolto alla Fnac lo show case di presentazione di “Underpop”, ultima fatica dei “24 Grana”.
La band napoletana ormai consolidata nel panorama della musica alternativa italiana, ha svolto otto brani del nuovo album, molto differente e innovativo rispetto ai dischi usciti negli anni passati.
In queste nuove tracce presentate possiamo trovare sonorità fresche e leggere, di varia ispirazione, quali il nuovo rock inglese, reggae, dub.
Il suono di ogni strumento è definito in una melodia precisa e controllata, un’ottima combinazione che rende i brani orecchiabili e sicuramente rivolti ad un numero più elevato di ascoltatori.
La scelta svolta dipende probabilmente dal giudizio di alcuni che li limitavano ad una scena underground riservata solo a pochi eletti, ma i 24 grana, che hanno anni di carriera e molta esperienza alle spalle, hanno voluto infrangere la barriera che li separava dal grande pubblico con il nuovo disco “Underpop”.
I brani proposti sono di più ampio respiro, liberi da schemi e sicuramente di libera ispirazione al nuovo mondo del rock mediterraneo.
Alcuni sono in dialetto napoletano, una caratteristica che li lega alle loro origine e che rende i pezzi molto interessanti, unendo alla melodia contemporanea le parole affascinanti dell’idioma campano.
Hanno grandi capacità e sono dei bravi musicisti, propongono delle bellissime canzoni e presentano un live-act semplice e diretto.
Bravi e originali, credo che questi siano i migliori termini che possano definirli.
La band napoletana ormai consolidata nel panorama della musica alternativa italiana, ha svolto otto brani del nuovo album, molto differente e innovativo rispetto ai dischi usciti negli anni passati.
In queste nuove tracce presentate possiamo trovare sonorità fresche e leggere, di varia ispirazione, quali il nuovo rock inglese, reggae, dub.
Il suono di ogni strumento è definito in una melodia precisa e controllata, un’ottima combinazione che rende i brani orecchiabili e sicuramente rivolti ad un numero più elevato di ascoltatori.
La scelta svolta dipende probabilmente dal giudizio di alcuni che li limitavano ad una scena underground riservata solo a pochi eletti, ma i 24 grana, che hanno anni di carriera e molta esperienza alle spalle, hanno voluto infrangere la barriera che li separava dal grande pubblico con il nuovo disco “Underpop”.
I brani proposti sono di più ampio respiro, liberi da schemi e sicuramente di libera ispirazione al nuovo mondo del rock mediterraneo.
Alcuni sono in dialetto napoletano, una caratteristica che li lega alle loro origine e che rende i pezzi molto interessanti, unendo alla melodia contemporanea le parole affascinanti dell’idioma campano.
Hanno grandi capacità e sono dei bravi musicisti, propongono delle bellissime canzoni e presentano un live-act semplice e diretto.
Bravi e originali, credo che questi siano i migliori termini che possano definirli.
Paolo Landa
